Amalfi che ha regalato il nome a tutta la costiera è una splendida località campana, non visitarla almeno una volta non va bene, infatti attira ogni volta di più, andiamo!
Un po’ di storia
La fondazione di Amalfi sembra risalga all’epoca dei Romani come testimonia la scritta, in latino, che si trova nello stemma “Descendit ex patribus romanorum” e come lo dimostrano i vari reperti archeologici ritrovati, probabili resti dell’età imperiale dell’epoca di Tiberio.
La città e il territorio limitrofo erano di proprietà del ducato romanico bizantino di Napoli, finché si ritenne necessaria la costituzione di una Repubblica autonoma per preservare i vari commerci marittimi esistenti ad Amalfi e spesso attaccati dai Longobardi di Benevento.
perché il nome Amalfi?
Si parlava di origine romanica dalle testimonianze ritrovate e un’altra conferma è proprio il suo nome che deriva esattamente dal latino; si narra infatti che il nome derivi da Melfi, un antico villaggio marittimo della Lucania lasciato inabitato nel quarto secolo dopo Cristo proprio dai Romani; oppure potrebbe attribuirsi al cognome Amarfia di una gens romana, quando all’epoca la gens era un gruppo di famiglie con un unico antenato.
Il mare,
Il mare ad Amalfi è quello che è: splendido; non dobbiamo però dimenticare che stiamo parlando di una Repubblica Marinara e quindi vediamo un po’ di che si tratta.
La prima città ad essere una repubblica marinara fu proprio Amalfi, che rivaleggiò con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mare Mediterraneo; la sua influenza data anche dal suo Codice Marittimo, più famoso come Tavole Amalfitane, arrivò fino al diciassettesimo secolo.
la bussola,
Un dibattito costante e sempre attuale riguarda l’invenzione della bussola;
sembra infatti che questo strumento sia stato concepito da Flavio Gioia, antico inventore amalfitano, a cui è stato anche innalzato un monumento; tuttavia si leggeva mal interpretando dal latino, l’attribuzione dell’invenzione della bussola allo storico Flavio Biondo. Nonostante il chiarimento sembra che però quest’ultimo sia stato solo colui che riportò la notizia, appunto essendo uno storico, ma sta di fatto che i navigatori amalfitani sembra furono i primi ad usare la bussola.
il Duomo.
Il duomo o per meglio definire, la Cattedrale di Amalfi è costituita da un complesso architettonico formato da due basiliche accostate e anticamente comunicanti, dove già dall’esterno si nota la sua imponenza e antichità.
La chiesa più antica era quella dedicata alla Vergine Assunta, protettrice della città; la cui costruzione avvenne sui resti di un’altra cattedrale di origine paleocristiana; a questa nel tempo, per ordine del Duca di Amalfi Mansone I, venne affiancata un’altra chiesa dedicata all’apostolo Andrea a protezione della diocesi locale.
Tornando alla prima chiesa, visitabile e chiamata “Chiesa del Crocifisso” la possiamo osservare nel suo splendore già dall’esterno con le sue colonne ed affreschi; mentre all’interno si trova il Museo di Arte Sacra del Duomo.
I vicoli
Passeggiare per Amalfi ed assaporare i suoi profumi, i suoi odori non è cosa da poco; come ogni città di mare, che si affaccia sul mare, i suoi vicoli sono in salita e poi in discesa per poi ritrovarsi in piazzette. In estate i colori sono a dismisura e non è difficile trovare venditori di souvenir ad ogni passo; i caffè ad ogni angolo invitano all’assaggio e le persone col sorriso sono in ogni dove. Passeggiare per questi vicoli mette allegria, se si arriva da terra si fa un po’ di fila per entrare in città, ma davvero ne vale la pena.
il porto
Il porto di Amalfi ospita numerose barche grandi e piccole, offrendo possibilità anche di salpare per le isole effettuando meravigliose escursioni, o per raggiungere le altre cittadine che si affacciano sulla costiera; non a caso i traghetti vengono anche chiamati “bus del mare”, proprio perché usati per spostarsi da una località all’altra con maggiore facilità e naturalmente incontrando meno traffico locale.
e la “costiera”
Tre sono le possibilità che vi sono per raggiungere Amalfi: percorrere la strada statale 163 Amalfitana, la regionale 366 e la provinciale 252.
Scegliere la strada Amalfitana è favoloso; percorrerla a bordo di uno scooter che permette di fermarsi è addirittura fantastico.
La strada viaggia parallela al mare, sale e scende lungo i pendii e mai smette di far rimirare il panorama della “costiera” che prende il nome dalla città di Amalfi; se avete la possibilità di viaggiare in questi luoghi con un due ruote, fatelo e non ve ne pentirete!
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