Ci troviamo il Puglia, sulle rive del Chidro, il fiume gelato, precisamente vicino San Pietro in Bevagna, più su di Specchiarica e delle sue saline, nel pieno Salento in provincia di Taranto;
passeggiando ecco che la spiaggia si interrompe per lo scorrere di acqua fredda, molto fredda ché anche in piena estate non supera i 12 gradi circa; difficile da credere ma proprio per questo abbiamo voluto verificare coi nostri occhi (e piedi) di cosa si trattasse, anche se ne avevamo sentito parlare.
il fiume gelato,
Il Chidro, fiume gelato, sorge poco distante dal mare, ma strada facendo fa vedere bene il suo esser vivo sotto la sabbia e sa rendersi il fiume più importante della penisola salentina;
il fiume è sempre pronto a ricevere i sub che si deliziano tra i fondali più o meno limpidi a causa dei movimenti creati da loro stessi, tra un incontro di cefali piante ed anatre che in superficie nuotano tra i canneti.
la leggenda di San Pietro
La leggenda del Chidro, il fiume gelato, narra di San Pietro che attraversando questo fiume pianse talmente tanto per aver rinnegato Cristo, che le sue lacrime divennero conchiglie raccolte ancora oggi come reliquie perché considerate lacrime pietrificate;
oppure si racconta sempre di San Pietro che di passaggio verso Roma, di ritorno da Antiochia, si fermò in questa terra per colpa di una tempesta ed incontrati alcuni abitanti intenti a riti propiziatori per far guarire dalla lebbra il loro re Fellone vennero da lui stesso bagnati con l’acqua di questo fiume nonché la fronte del re malato portando tutti alla guarigione lasciandoli stupiti ed increduli; gli abitanti contenti e credenti oramai fecero costruire in suo onore una chiesetta che ancora esiste…
Vero o no che sia tutto ciò, io posso solo dire che nelle sue acque ci si bagnano spesso persone con problemi di circolazione perché essendo davvero molto fredde favoriscono una ginnastica naturale per le arterie, vene e per la circolazione sanguigna in genere.
e i tre laghetti
Prima di arrivare al mare, il Chidro forma tre laghetti nel suo percorso e nonostante sia sempre stato molto pescoso, oggi invece risulta molto importante per le oasi naturalistiche di cui fa parte, dove trovano riparo e sosta varie specie di uccelli migratori che attraversano la nostra Italia;
il fiume Chidro è facilmente raggiungibile anche sostando vicino le saline, perché collegato dalla statale che nonostante sia abbastanza trafficata, permette il transito anche alle biciclette, con cautela ed ogni doverosa accortezza si sa, ma avendo pedalato posso dire che gli automobilisti del luogo sono risultati abbastanza rispettosi verso i segnali stradali e/o i ciclisti e pedoni; un tratto di strada è particolarmente dedicato alle biciclette perché pista ciclabile, ma in ogni modo… si pedala agevolmente, amche perché lo si fa costeggiando il mare.
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