Questo è quanto si legge entrando a Diamante, un paesino a ridosso del Monte La Caccia che lentamente e dolcemente scende sul Mar Tirreno e non è niente male come inizio:
per tacer dell’accoglienza che si respira tra gli abitanti, tutti sempre con il sorriso, disponibili al dialogo, al caffè, insomma… un altro modo di vivere, di pensare…
un modo che a me ha fatto innamorare dalla prima volta, nonostante non fosse stagione balneare; già perché era nel mese di marzo mi sembra.
non solo murales a Diamante
A Diamante ovviamente non troviamo solo murales, perché girando in paese, si possono osservare dei mosaici stupendi che nonostante il tempo hanno ancora i colori smaglianti originali, ce n’è uno dedicato all’Immacolata Concezione che parla da solo, è su una facciata di un palazzetto d’epoca e sta lì da sempre, non si può mancare di andare a trovarla quando si viene a Diamante, è lì che aspetta e secondo me dona la sua benedizione in silenzio;
inoltre troviamo anche vari dipinti, altri murales più o meno grandi, che raffigurano storie di vita vissuta, oppure raccomandazioni ai passanti o magari ninne nanne… narrate da nonne a nipotini in attesa del sonno ristoratore.
l’Immacolata tra le onde
Se in un vicolo possiamo ammirare il mosaico dell’Immacolata, in un altro invece possiamo leggere la storia di Diamante e della sua Immacolata Concezione che approdò qui in balia delle onde: si narra che l’allora Principe Carafa Tiberio, abbastanza magnanimo nonostante l’epoca, fece costruire a proprie spese una chiesa, essendone in quel momento sprovvisto il paese; commissionò ad uno scultore toscano la statua della Madonna che fu portata fin a Diamante in nave, ma un mare molto mosso fece sparire il bastimento e ciò che si salvò fu solo e proprio la Statua, vero o no che sia, la storia narrata su uno dei muri è proprio questa.
e il peperoncino festival!
Una ricorrenza annuale nel mese di settembre è il Festival del Peperoncino, vera e propria manifestazione mondiale, essendo qui la Terra Madre di questo speciale frutto più o meno rosso, al cui richiamo rispondono da tutto il mondo, anche perché in questo Festival, organizzato dall’omonima associazione avviene la famosa gara, a cui io non sarei mai in grado di partecipare;
ma oltre ad essa, non è raro vedere di fianco ai bicchieri di cocktail, tra salatini e noccioline, piattini di peperoncini ad uso di chi beve un aperitivo prima del pranzo o della cena;
e poi… ogni sabato mattina si svolge il mercato, un gran bel mercato alimentare e non, che inizia sul lungomare e finisce sulle rive del fiume Corvino.
Per quello che mi riguarda faccio in modo di non mancare mai perché l’atmosfera piccante, gioiosa e divertente è troppo attraente ed unica; ma questa è solo una scusa, il vero motivo per cui non manco è perché amo Diamante con tutta me stessa.
La tranquillità dopo la festa la si trova in un’area di sosta che ormai conosciamo fin troppo bene, gestita da Gabriele e Laura; non si può pretendere di trovarla silenziosa in alta stagione né io ve lo dico, ma a settembre va più che bene;
qui si gode del mare in maniera meravigliosa, basti pensare che il dolce rumore del mare fa addormentare pian piano… per poi svegliarsi così:
Che dite? facciamo un salto a Diamante? 😉
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