Nel centro storico di Cefalù esiste un palazzo antico, come la sua storia e vediamo insieme cos’era quest’Osterio Magno il cui nome è già una curiosità.
cos’era
Dunque, l’Osterio Magno per molto tempo, possiamo dire secoli, è stato la casa reale, la “Domus Regia“ dell’allora Conte di Sicilia Ruggero II nel tredicesimo secolo modificato in seguito e adattato a nuova vita dalla successiva famiglia Ventimiglia e poi Geraci.
Quindi era una casa reale.
e da quando
Sembra che già su un testamento della fine del milletrecento si nomini quest’Osterio Magno che è assegnato in eredità proprio dal Conte Geraci al figlio Enrico III Ventimiglia.
Questi rimase il proprietario finché non decise di venderlo a Simone de Flore che a sua volta decise di cederlo ai frati domenicani.
Si sa che i frati sono laboriosi e quindi questo edificio vide una nuova vita con suddivisioni in abitazioni e botteghe, ma anche in carcere.
dove lo troviamo?
Non sarà difficile trovare l’Osterio Magno percorrendo il corso principale, perché di facile riconoscimento grazie alla sua imponenza.
Di spicco e che non passa di certo inosservata è la grande trifora che si affaccia su Corso Ruggero, mentre le due bifore si aprono in via Amendola; sempre rimanendo su questa strada possiamo alzare lo sguardo e notare altre tre bifore su uno sfondo bicolore del palazzo stesso costituito da mattoni di tufo e pietra lavica.
cosa troviamo
Entrando ci si trova in una grande corte e una scala di legno che porta al piano nobile, il superiore;
al piano terra c’è quel che resta di una cisterna che si narra essere romana;
mentre di epoca normanna si può vedere una parte delle mura di quella che era la torre quadrangolare.
e infine i restauri che risvegliano
E sì, grazie ad una serie di restauri cui hanno fatto seguito scavi archeologici, sono stati scoperti altri resti di edifici risalenti al periodo greco-romano ma anche un tesoretto fatto di monete di bronzo rimaste sepolte e vari reperti in ceramica.
Quindi, ecco che Cefalù seppur piccola è immensamente grande di storia.
Scrivere questo articolo mi ha richiesto tempo ed impegno per la ricerca dati: aiutami a condividere quanto hai letto, a te non costa nulla,
invece per me è molto importante!
Farlo è facilissimo basta cliccare sui pulsanti di condivisione in basso 😉 grazie
Scrivi un commento