Ci troviamo a Napoli, nel centro città, precisamente lungo il decumano inferiore e oggi parliamo di Palazzo Venezia, visitato da un nostro Fan che ci ha gentilmente donato le foto.

iniziamo da un po’ di storia

Innanzitutto diciamo che Palazzo Venezia si può chiamare anche Palazzo Capone San Marco proprio grazie all’allora relazione che intercorreva tra la Repubblica di Venezia e il Regno di Napoli; relazioni inerenti la politica e l’economia durate molti anni.

perché questo palazzo?

Inizialmente la proprietà di Palazzo Venezia era della famiglia Sanseverino, molto importante e nota nel Regno di Napoli ma successivamente il re Ladislao I lo donò alla Serenissima nei primi anni del millequattrocento per essere usufruito dai consoli generali trovatisi a Napoli.

e dove si trova?

 

 

 

La sua ubicazione viene registrata già nel documento originale di concessione vicino alla casa di Giovanni Brancaccio, nei pressi della chiesa di San Domenico Maggiore sul tratto di strada di Spaccanapoli (*).
Trattandosi di un palazzo, di una costruzione, molto grande dal documento si evince la sua estensione dal convento di San Domenico fino ad altri terreni dove poi un secolo dopo nacque Palazzo Filomarino,

 

 

 

un Palazzo sempre bello e ben tenuto?
quasi!

Gli anni migliori e di massima bellezza furono per Palazzo Venezia quelli tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo fin poi a cadere in rovina a metà del cinquecento;
in quel periodo iniziò a prendersene cura l’allora senato veneto che si incaricò di restaurarlo completamente.

fino al terremoto

Il restauro successivo avvenne dopo il famoso terremoto del 1688 che lo vide danneggiato in maniera molto grave; alla fine dei lavori venne apposta una lapide a memoria dei lavori effettuati.

cosa vedere all’interno di Palazzo Venezia?

Ebbene, già la sua bellezza esterna appaga, ma entrando troviamo dell’altro da ammirare e di notevole fascino:

 

il giardino

 

una bellezza che testimonia la bellezza, posizionato su un massiccio di tufo in pendenza con cavità artificiali per comunicare tra i vari luoghi interni; il giardino nonostante negli anni sia stato modificato e ridotto conserva ancora lo stile dei giardini del centro storico antico

 

 

 

 

la casina pompeiana

foto: http://www.palazzovenezianapoli.com/

 

 

sicuramente questo era un luogo di incontro tra chi risiedeva e i suoi ospiti, per ragionare e documentarsi in pace su quanto vi era da fare per raggiungere i vari obiettivi

 

 

 

 

 

e oggi varie attività culturali vengono ospitate in questo palazzo

la parte superiore del palazzo si può visitare gratuitamente essendo un appartamento storico dove si possono trovare mostre di arti applicate, tra cui presepi e vari porcellane; altre iniziative sono di musica per diffondere il patrimonio musicale.

si paga per entrare?

L’ingresso è gratuito e quindi la parte superiore è aperta al pubblico, ma alcune rassegne musicali vengono appositamente realizzate per autofinanziarsi.
La sua apertura è avvenuta grazie all’imprenditore Gennaro Buccino nel 2009 e da allora organizza serate, eventi musicali e mostre proprio per promuovere quanto di bello esista nell’arte.

 

(*) Spaccanapoli per chi non lo sa: è una via di Napoli che riesce a tagliare in due la città, se la si guarda dall’alto se ne ha la verifica.