Siamo nel Lazio, in provincia di Viterbo, oggi andiamo a visitare San Martino al Cimino; un simpatico comune dalle origini medievali di cui ancora si conservano le mura.
piccola storia
San Martino al Cimino vede la sua origine nel tredicesimo secolo, con l’edificazione di una Abbazia per i monaci cistercensi di Pontigny che si stabilirono per diffondere il loro credo;
nel tempo il borgo si espande sia dal punto di vista demografico che urbanistico rendendo anche più fertile l’economia del luogo, ma tutto ciò lo si deve ad una donna dell’epoca (Olimpia Maidalchini), molto famosa perché vedova del marchese Pamphili nonché parente dell’allora papa Innocenzo X da cui ricevette anche il titolo di Principessa di San Martino al Cimino.
La struttura e ristrutturazione del borgo, fu affidata proprio da lei, Donna Olimpia al Borromini che si prese cura estrema dell’abbazia insieme ad un altro architetto del tempo; nel contempo però si costruirono anche palazzi e abitazioni, entro i quali iniziarono a svolgersi le varie attività di quanto era necessario per vivere nonché divertirsi organizzando feste e vari svaghi; da qui nacquero le prime casette a schiera all’interno delle mura, ancora abitate e ben tenute.
l’Abbazia
L’edificio che ospita l’Abbazia si trova in una piazza dove troneggia quasi a metter soggezione; il suo è uno stile gotico con tanto di rosone ed ai lati due torri per le campane;
il collegamento al vicino palazzo Pamphili è diretto proprio grazie alla ostruzione di un corridoio sopra un arco del chiostro.
L’Abbazia fu dedicata alla Madonna, Regina delle Vittorie e della Pace e al suo interno, in eterna memoria e ringraziamento fu sepolta nel centro della navata proprio Donna Olimpia, deceduta a causa della peste nel lontano 1657.
le castagne
Ogni mese di ottobre, durante i fine settimana è possibile partecipare alla festa delle castagne; lungole strade si aprono ed allestiscono vari stand gastronomici con assaggi e vendita di prodotti locali, di assaggi di castagne e stand dove poter mangiare comodamente seduti ai tavoli, se il sole lo permette; si trovano anche bancarelle di artigianato e di abbigliamento che vendono i loro prodotti hand made moderno e vintage.
la sosta
Trattandosi di un paese tranquillo, nessun divieto appare se si parcheggia in maniera regolare e civile, ovviamente nel rispetto di ambiente e persone, come sempre!
Se andate a San Martino al Cimino, ditemi come vi siete trovati, accetto consigli e ne dò.
Grazie.
Grazie mille per aver citato questo paesino!
Un abbraccio 😉
Grazie a te Lamuch per aver letto il mio articolo che spero sia stato di tuo gradimento.
Leggi quel che vuoi e commenta quanto vuoi, sei sempre ben gradita.
Ricambio l’abbraccio volentieri :*