Per chi non lo sapesse, e per chi non è romano, il giorno 29 giugno di ogni anno qui a Roma è festa, perché i Santi Pietro e Paolo, di Roma sono i santi protettori.
la liturgia in festa
Riguardo alla festa dei Santi Pietro e Paolo possiamo dire che si tratta di una festa liturgica, con origini antiche e cristiane, in onore dei due apostoli quando furono martirizzati proprio a Roma e questa data sembra essere proprio l’anniversario della loro morte o forse della traslazione delle loro reliquie.
le celebrazioni
Le celebrazioni iniziano dalla sera precedente quando il Papa benedice i palli;
poi la mattina dopo, sul cancello centrale della Basilica di San Pietro viene appesa la nassa del pescatore in memoria del mestiere di Pietro e nello stesso momento nella Basilica di San Giovanni si assiste all’ostensione dei reliquiari, dove riposano le teste dei Santi Pietro e Paolo.
e la prigione
Nella chiesa di San Pietro in carcere, dopo la celebrazione sacra si può visitare anche la prigione, dove l’apostolo fu rinchiuso a seguito dell’arresto.
Questa non è più una chiesa ma è una ex chiesa di Roma che si trova nel rione Campitelli, al clivo Argentario, nei pressi del Foro Romano.
la festa pagana
In Italia i Santi Pietro e Paolo vennero festeggiati fino al 1976 come giorno festivo concordatario, per poi essere abrogato nel marzo dell’anno successivo; questo però non cancellò la festività per la città di Roma.
con le bancarelle
Che sia liturgica o pagana è comunque festa, tant’è che nel quartiere e tutt’attorno alla Basilica di San Paolo si riempie di gente, di bancarelle e sottofondi di musica di vario genere;
con finale di fuochi d’artificio sia qui che su Castel S. Angelo dove riflettendosi sul Tevere regalano uno spettacolo non indifferente agli occhi dei turisti e dei romani stessi.
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