Solidarietà o Amicizia, sì, è una bella domanda.
Sto pensando seriamente a quanto siano solidali tra loro gli amici.
Forse più dei parenti stessi, l’ho provato su me e non solo;
ho avuto modo di constatare questa cosa anche stamane, non so se si tratta di un sentimento o cosa sia, ma ho visto coi miei occhi come si possa andare in aiuto del proprio amico al solo suo segnale di richiesta, non vocale, richiesta di sguardo e comportamento.
Vi racconto un piccolo episodio.
Al parco si gioca sempre, cani grandi e cani piccoli, tutti più o meno amici ed altrettanto simpatici, non si utilizza un oggetto di gioco ma si gira nell’area cani, ci si conosce e si corre insieme.
Si corre insieme, chi più e chi meno veloce, non siamo tutti uguali, ma ci si adegua.
Stamane, tre ragazze ed un giovanotto e tutti rigorosamente a 4zampe, ampia scelta per annusarsi e conoscersi reciprocamente.
Tutto a posto, ci siamo conosciuti, quindi giochiamo.
All’improvviso il giovanotto vuole di più ed una delle ragazze dice di no, lo dice con modi abbastanza eleganti e si scansa;
il maschietto non ci sta e insiste, insiste in maniera antipatica per lei che non lo tollera e quindi tenta di fuggire.
Inizia la rincorsa e poi la fermata, la femmina si sente braccata e si guarda intorno, cerca la mamma umana e trova i suoi occhi, sente la sua voce che la chiama ma non può raggiungerla perché il giovanotto la blocca verso la rete seppur senza toccarla.
È qui, allora, che arriva la solidarietà, l’Amicizia, quella con la A.
È ora che arriva l’Amica, lascia la sua occupazione e si lancia in soccorso di lei che ha bisogno, si avvicina senza temere il peggio e lei che si trovava braccata finalmente può correre via, dalla mamma umana che al contrario delle sue aspettative la consola poco.
Sì la consola poco per non farla diventare “mammona”, perché “deve fare il cane”, direbbe il suo educatore, anche se vorrebbe stringerla a sé, non lo fa, lo farà dopo a casa e per tutto il tempo che vorrà, ma non in quel momento.
Il giovanotto sconsolato, forse comprende, forse no, ci penserà la sua mamma umana a fargli capire cosa si fa o non si fa; ne sono certa.
Noi abbiamo capito quanto sia bello ed importante avere Amici, amici veri, quelli che ti aiutano nel momento del bisogno, quelli che non serve chiamarli perché sono già lì al nostro fianco.
Le ragazze ora riunite, si abbracciano, si danno baci e dolcemente insieme riprendono le loro esplorazioni, finché si fa ora del rientro.
Evviva l’amicizia, o evviva la solidarietà?
Di qualsiasi sentimento si tratti, è comunque un bel sentimento.
C’è molto da imparare…
Grazie Emanuele per il tuo commento, breve ma esaustivo; hai ragione, noi umani abbiamo molto da imparare da loro “animali”, ma purtroppo molto spesso ci comportiamo tra di noi e verso di loro proprio da animali!
Ognuno di noi dovrebbe conoscere i propri pelosi quadrupedi e apprendere i loro limiti, e nn aggiungo altro!!!!!
Grazie per le tue parole Germana, ma sai… a volte non ci si rende nemmeno conto di quanto stia per avvenire, l’importante è che nessuno si sia fatto nulla, dai!
Diciamo che sono sempre esperienze che si mettono nel proprio bagaglio personale… no?
A rileggerti, se vorrai.