Questa volta facciamo un giro in Sardegna.
Quando si lascia la terra ferma per giungere in Sardegna, si spera sempre che il mare sia clemente, ebbene a volte ci ascolta e per fortuna dopo circa sei ore da Civitavecchia si arriva ad Olbia e la prima veduta di Olbia nel calar del sole è molto suggestiva con le due isole di Tavolara e Molara che sembra stiano lì a tender le braccia a chi arriva.
lo sbarco
Lo sbarco sembra rapido e l’avventura inizia.
Visitare tutta la regione è quasi impossibile se si ha il tempo limitato, ma alcune tappe non vanno tralasciate, anche se il difficile è proprio sceglierle.
Quindi la nostra scelta ricade sul giro in senso orario proprio partendo da Olbia dove cerchiamo un luogo per dormire la prima notte; in verità lo avevo trovato, ma poi l’area di sosta è risultata esser chiusa per restauro, pertanto dopo una breve “incursione” ad un vicino supermercato ci dirigiamo leggermente a sud verso San Teodoro e troviamo un campeggio che ci accoglie per la notte permettendoci di entrare anche se l’ora è tarda.
inizia l’avventura
Ovviamente siamo qui per girare, pertanto dopo la colazione mattutina salutiamo la signora molto gentile e lasciamo il campeggio per una sosta di qualche giorno a Cala Gonone; Levi, il gestore che ci accoglie già a prima vista ci sembra molto cordiale e lo dimostra anche nei vari giorni a seguire, perché il luogo pur non essendo il riva al mare ma a circa 400 metri di distanza permette il riposo silenzioso e di godere di una fresca ombra di pini e la sera spesso vengono organizzate delle cene caratteristiche.
si riparte
Il viaggio prosegue e anche se a malincuore lasciamo Cala Gonone e Levi per dirigerci verso Tortolì con le sue famose Rocce Rosse, stupendi faraglioni di porfido rosso che spuntano dall’acqua come spade; qui sostare è un po’ complicato, ma considerando che siamo nel pieno mese di agosto non ci si può neanche lamentare troppo; pertanto chiediamo se c’è posto ed entriamo nell’area di Baia Cea che si affaccia proprio sul mare.
Qui si sta bene, anche se ripeto… la gente è parecchia, ma il mare è davvero bello e pulito; ci sta bene e rimaniamo circa tre giorni, perché per tanto abbiamo scorte di viveri, anche se poi scopriamo che quotidianamente passano venditori di prodotti locali ed il bar non manca con la sua musica anche in spiaggia.
andiamo avanti
Pensare di trovare poca gente diventa sempre più un sogno…, ma dopo tre giorni decidiamo di proseguire per il nostro tragitto che non vedrà più la nostra discesa verso Sud ma attraverseremo la regione da destra a sinistra (coast to coast) per spuntare proprio in provincia di Oristano, esattamente dalla parte opposta.
Sapendo esser in città un camper service a disposizione, lo cerchiamo e subito lo troviamo alla nostra portata e ne approfittiamo;
nel frattempo mi metto in contatto con il gestore della sosta seguente che mi assicura esserci posto ma di portarmi tutto il necessario perché da lui non troverò nulla che non sia mare sole e spiaggia: la natura esatta.
spettacolo: Mari Ermi
Con un po’ di difficoltà riusciamo ad arrivare nell’area del sig. Nardi (0873.410043); nei pressi di Cabras vi sono diverse stradine che sembra portino al mare, invece a noi fan fare solo tanti giri e giretti… finché poi finalmente prendiamo la via giusta e dopo un po’ di sterrato arriviamo in paradiso.
Sì, a noi è sembrato esser arrivati in paradiso, senza elettricità né rumori molesti di condizionatori e generatori, né acqua potabile nè nulla, esattamente come aveva avvisato il sig. Nardi semplicemente nella natura.
Mari Ermi, una località sconosciuta ai più si trova nel territorio del Sinis, esattamente nell’area marina protetta ed il suo mare ha qualcosa di fascinoso, la sua spiaggia è la famosa spiaggia di riso… insomma… bello da far paura; per non parlare delle falesie e dei laghi salati… beh, dico solo che venire a visitare la Sardegna e non recarsi a Mari Ermi è meglio rimanere a casa.
in città: Alghero
Ma come ogni cosa, anche questa sosta ha un termine e la prossima fermata la faremo ad Alghero, una cittadina che nulla ha da invidiare alle grosse città metropolitane; cerchiamo e troviamo subito il luogo dove sostare e lasciamo il nostro SBrigolo a riposo mentre noi andiamo a visitare la spiaggia vicina che è quella delle Bombarde, di sabbia fine e con la caratteristica di avere l’acqua fredda sempre, anche in piena estate; direi che questa caratteristica in pieno agosto non sia malvagia.
Se la giornata è divisa per noi in mattina e pomeriggio, la preferiamo trascorrere da sempre metà in spiaggia e l’altra metà in visita al luogo che ci ospita ed infatti con il bus che transita proprio fuori dell’area andiamo a visitare Alghero che si rivela molto interessante.
in marcia!
Dopo ciorca quattro giorni decidiamo di spostarci e lasciare Alghero, andiamo verso Nord, scavalcando e lasciando Stintino magari per un prossimo viaggio perché non idoneo alle nostre aspettative di sosta e soprattutto perché non adatto al nostro Amico peloso;
arriviamo quindi e decidiamo di fermarci nell’area camper gestita da alcuni ragazzi proprio di Vignola Mare: un borgo marinaro facente parte del Comune di Aglientu, che si trova sulla collina di fronte ma ben collegato da un bus ad orari molto flessibili.
Poiché arriviamo che è quasi sera scopriamo subito che nella piazzetta e nel lungomare si svolge un mercatino e per nostra fortuna ogni sera gli ambulanti sono diversi; facendo acquisti di prodotti locali ed artigianali si può godere anche di spettacolini di artisti di strada e della fresca brezza marina che dà vero piacere;
una di queste sere rientrando abbiamo trovato una sorpresa appoggiata alla busta della spazzatura (dimenticata e da gettare) che dapprima mi ha fatto allarmare credendo fosse un enorme formicaio arrivato per l’occasione… poi invece con somma gioia ho scoperto essere un innocuo visitatore ricercatore di cibo avanzato che trovate nella gallery.
La mattina dopo andiamo alla scoperta della spiaggia e del mare, beh… nulla da invidiare a certe località più note, anche perché da qui, da queste spiagge naturali, nei giorni limpidi si riesce a scorgere addirittura la costa Corsa e a destra invece si scopre l’arcipelago de La Maddalena.
Vignola mare è molto molto carina, un borghetto ma molto attrezzato per ogni necessità, ci piace e quindi ci fermiamo fino alla fine delle vacanze.
si torna a casa
E già, si torna; si torna a casa.
Salutiamo i ragazzi di Vignola mare e la mattina presto partiamo per Olbia dove ci attende il traghetto che ci riporterà a Roma passando per Civitavecchia.
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