Castel Sant’Angelo un castello a Roma, ebbene sì anche la famosa città eterna ha il suo bel castello nel centro storico, e che castello!
il suo nome?
Ecco, Castel Sant’Angelo chiamato un tempo Mole Adrianorum o Castellum Crescentii nei secoli undici e dodici, venne soprannominato anche Mausoleo di Adriano, propriamente dalle sue origini non note a tutti.
da quando?
Un castello a Roma, da quando? Castel Sant’Angelo nasce a Roma nel lontano anno 123 dopo Cristo per essere la tomba dell’imperatore Adriano e della sua famiglia;
ma da monumento funerario quale è, per circa trecento anni, diventa un avamposto fortificato che si trasforma nel tempo in altre destinazioni d’uso, possiamo dire ora.
breve storia
Da monumento funerario Castel Sant’Angelo muta e diventa una fortificazione difensiva grazie al volere dell’imperatore Onorio che lo racchiude nelle mura Aureliane proprio per difendere la città di Roma da qualsiasi attacco; ma ben presto al suo interno troveranno dimora alcuni illustri personaggi tra i quali il Senatore Teofilatto, le famiglie dei Crescenzi, dei Pierleoni e degli Orsini;
ecco che proprio un Papa tra gli Orsini fa realizzare un passaggio per collegare il Vaticano al castello: il famoso Passetto di Borgo che si rivelerà molto utile in futuro nei momenti di pericolo.
di una (segreta) dimora
Di Castel Sant’Angelo abbiamo detto esser nato come monumento funerario diventato poi una fortezza collegata al Vaticano; ma nel tempo ha cambiato utilizzo diventando anche una prigione di Stato su richiesta del re Teodorico dove le celle sono ancora visitabili e la più malvagia era quella dietro al bastione di san Marco; qui il prigioniero veniva calato dall’alto e non aveva nemmeno lo spazio sufficiente per muoversi.
Naturalmente però vi erano celle riservate a personaggi illustri, quindi celle di un certo riguardo benché sempre di celle si trattasse, questo perché a volte capitava che venisse imprigionato anche chi era insospettabile di reati, infatti troviamo nomi di reclusi come Benvenuto Cellini che riuscì ad evadere calandosi con una corda oppure gli umanisti Platina e Pomponio Leto, Beatrice Cenci condannata a morte giovanissima e Giordano Bruno.
perché questo nome?
Tornando alle origini si ricorda che l’allora imperatore Onorio lo trasforma in una fortezza chiamandolo castellum;
circa un paio di secoli dopo durante una processione per scongiurare la peste su Roma, papa Gregorio Magno ha una visione dell’Arcangelo Michele che ripone la spada proprio sopra la Mole Adriana e in seguito a questo dichiarato come “un segno benevolo” ecco che al nome di castellum si aggiunge quello dell’Angelo.
Con l’arrivo di Crescenzio della famiglia di Alberico il castello diventa ancor più una fortezza cambiando oltre all’aspetto anche il nome in Castrum Crescentii e così si chiamerà fino alla metà del quindicesimo secolo circa, finché infine grazie alle bolle pontificie si usa il nome misto di Castrum nostrum Crescentii e Castrum Sancti Angeli divenuto in ultimo Castel Sant’Angelo.
Solo quando Teodorico lo tramuta in carcere questo prende il nome di domus Theodorici e anche carceres Theodorici mantenendo lo stato di prigione sotto il dominio dei papi e con il governo italiano fino all’inizio del secolo scorso.
gli angeli
Naturalmente per far sì che si ricordi il perché del nome a questo castello, sul luogo più in alto è posta una statua di angelo che inizialmente era in legno consunta dal tempo; a questo prese posto un angelo di marmo distrutto in un assedio e sostituito con un altro in marmo aventi le ali di bronzo. Sembrerà strano, ma non troppo, eppure anche questo angelo venne distrutto a metà del millequattrocento da un fulmine che fece esplodere anche una polveriera situata all’interno del castello; sostituito anche questo arrivò un angelo di bronzo dorato che in seguito venne fuso per la costruzioni di cannoni. Il penultimo angelo di marmo con le ali di bronzo realizzato da Raffaello da Montelupo lo si può ammirare nel Cortile dell’Angelo; l’ultimo ed attuale angelo di bronzo che domina il castello tutt’oggi è di bronzo ed è opera di Peter Anton von Verschaffelt restaurato negli anni ottanta del secolo scorso.
e il museo
Castel Sant’Angelo presenta vari livelli, precisamente sette e sono distinguibili tra di loro facilmente e visitabili:
- al primo livello dove avviene l’ingresso passando nel Dromos si trovano l’atrio e la rampa elicoidale che sale fino alla sala delle urne; al livello terzo, sotto al Cortile dell’Angelo vi erano i depositi dei viveri mentre sotto l’altro cortile trovavano posto le prigioni storiche create da Alessandro sesto Borgia, da cui riuscì ad evadere il Cellini;
- le varie modifiche apportate tra il quarto ed il diciassettesimo secolo costituiscono la fortificazione del secondo livello, dove si può percorrere il camminamento di ronda tra i bastioni;
- al quarto livello si trova il Cortile dell’Angelo, l’altro cortile e la cappella di papa Leone decimo, il cortile con il pozzo e le sale di Alessandro sesto e di Clemente settimo;
- al quinto livello ci sono gli ambienti più lussuosi e rinascimentali maggiormente conservati, tra cui l’appartamento privato di Paolo terzo Farnese con annessa loggia verso la via Flaminia, oltre la precedente dimora di Giulio secondo;
- il sesto livello ristrutturato da papa Farnese ospita la biblioteca, la sala del tesoro con armadi e forzieri, questa è ritenuto il vero sepolcro dell’imperatore Adriano; inoltre si trova anche la sala dei Festoni e la Cagliostra così chiamata per la prigionia di Cagliostro;
- al settimo livello ci sono vari ambienti per archivi, la sala rotonda quale parte superiore della torretta e da cui si accede al Terrazzo dell’Angelo; da questo terrazzo il panorama di Roma è totale.
Se passate per Roma, non mancate di visitare Castel Sant’Angelo perché ne vale davvero la pena, non ve ne pentirete e affacciatevi dal terrazzo per vedere Roma.
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